Mangiare in Bosnia Erzegovina: 8 specialità da non perdere

Bosanski Kava

 

L’intenso fascino dei suoi territori custodisce nel ventre materno una storia recente difficile da rivivere nelle sue innumerevoli testimonianze; la bellezza aspra e ruvida della Bosnia Erzegovina si conquista un posto speciale nel cuore dei migliori backpackers, ammaliati da quell’incrocio di culture, etnie e religioni che la rende un posto unico da visitare.

Non solo paesaggi mozzafiato ma anche intensi sapori che vi condurranno nel cuore di un Paese straordinario. A tal proposito abbiamo selezionato per voi 8 specialità assolutamente da non perdere in questi luoghi, perché mangiare in Bosnia Erzegovina è quasi un’arte…

1. ĆEVAPI

TRATTORIE TIPICHE: ĆEVABDŽINICA, PREZZO MEDIO: 3/7€

CevapciciCome in tutta la zona occidentale dei Balcani la carne alla griglia è una delle pietanze più servite, qui troverete i migliori ćevapi/ćevapčići: salsicciotti di carne macinata serviti su una piadina tipica locale e accompagnati da insalata, cipolla e kajmak fuso (burro cagliato semi-acido da utilizzare come condimento). Questo piatto viene tipicamente degustato nelle stagioni meno calde.

Una variante molto diffusa di questa pietanza è la pljeskavica, ćevapi di forma piatta e circolare.

Le ćevabdžinica sono luoghi ideali per riposarsi al caldo dopo una lunga camminata e conversare con le persone del posto. In questi posti potrete degustare altre pietanze come: šnicla (bistecche), pastrmka (trote), ražnijići (spiedini) e kotleti (carne di vitello).

2. BUREK

TRATTORIE TIPICHE: BUREGDŽINICA, PREZZO MEDIO: 1-4€

Deliziose spirali di pasta sfoglia (pita) preparate ad arte nei locali chiamati buregdžinica, li troverete in tre varianti: ripieni di carne (burek), formaggio (sirnica), patate (krompirusa) o spinaci (zeljanica). Il buredici è il burek con aggiunta di aglio e kajmak.

3. BOSANSKI LONAC

TRATTORIE TIPICHE: AŠČINICA, PREZZO  MEDIO: 3/7€

Il Bosanski Lonac (pentola bosniaca) è  uno stufato bosniaco a base di cavoli e carne cotto a fuoco lento, spesso arricchito con con patate, carote, verze, aglio e pomodori da sugo ben maturi; una particolare combinazione di spezie e ingredienti che rappresenta una delle tradizioni culinarie più longeve nella storia di questo paese.

4. SARMA

TRATTORIE TIPICHE: AŠČINICA, PREZZO MEDIO: 4/10€

Si tratta di involtini di dolma ripieni di carne macinata, riso e cereali avvolti in una foglia di cavolo o di altre verdure. Le foglie vengono lessate con un composto di carne, erbe aromatiche, cipolla e spezie; i fagottini ottenuti completeranno la cottura nel brodo e verranno serviti accompagnati da crauti, insalata, pomodori e yogurt.

5. LIGNE

TRATTORIE TIPICHE: AŠČINICA, PREZZO MEDIO: 5/15€

Ottimi calamari grigliati serviti con insalata, ideali se accompagnati da un buon vino bianco dell’Erzegovina.

6. BOSANSKI KAVA

Il Bosanski kava (caffè bosniaco) viene servito tradizionalmente in un piccolo boccale di bronzo, versato in una piccola tazza (fildzan), accompagnato da una zuccheriera contente qualche zolletta di zucchero e alcuni dolcetti della tradizione ottomana (lokum).

Questo rituale ha ancor più una valenza sociale: il kava diventa simbolo della cura e della dedizione nella preparazione per l’altro ma anche occasione di ritrovo, confronto e scambio reciproco.

Agli antipodi rispetto all’amatissimo espresso italiano, consumato solitamente in un millesimo di secondo, il caffè bosniaco si accompagna alla cultura della lentezza; diventa metafora di un modus vivendi che insegna ad assaporare l’esistenza attraverso canoni e tempi ben distanti da quelli occidentali.

7. RAKJIA

PREZZO MEDIO: 2/3€ rakija

Finora abbiamo parlato del mangiare in Bosnia Erzegovina, ma il Paese vanta anche di bevande di tutto rispetto.

Uno degli alcolici più serviti in tutti i Balcani, offerto come aperitivo ma anche a conclusione di un pasto, è un distillato di Prugne molto alcolico; solitamente si aggira intorno ai 40° e si può trovare anche nelle varianti alla pera e albicocca.

L’alcolico, ottenuto dalla distillazione o fermentazione di frutta, viene conservato talvolta in botti di legno (quercia o gelso) per ottenere una diversa particolarità aromatica e cromatica.

 8. ŽIVALKA E BLATINA

PREZZO MEDIO: 4/6€ al calice

La viticultura è una tradizione importantissima che viene tramandata, ormai, da secoli. Le prime testimonianze risalgono all’epoca medievale: in una lettera del 1353 il re Tvrtko racconta di aver bevuto a Suha (Čitluk) dell’ottimo vino proveniente dall’Erzegovina. La regione meridionale della Bosnia Erzegovina, una volta chiamata Humska Zemlja, hm o Zahumlje, ha una superficie di circa 10.000 km2. Qui si producono tra i migliori vini al mondo, le uve maturano grazie a un mite clima mediterraneo che risente della vicinanza al mar Adriatico; la parte sud di questa regione è considerata tra le più calde in Europa, questo lembo di terra ospita la coltivazione di uva, mele, fichi, mandarini, melograni, pesche, olive e alcune varietà di erbe medicinali come salvia, erica.

Dalle uve Živalka si ottengono bianchi secchi ma fruttati, ideali da accompagnare con agnello bollito, arrosto allo spiedo, calamari, anguilla e diverse varietà di formaggi.

Una delle caratteristiche peculiari di questi vigneti, chiamati anche “vigneti di pietra”, è il crescere e prosperare sulle roventi rocce e riuscire a trarre nutrimento da piccolissime zollette di terra.

Con questo aromatico vino viene preparato il Cùpter, un dolce a base di succo d’uva fresco e servito a strisce lunghe con frutta secca, noci, fichi, miele e accompagnato da un immancabile bicchiere di rakjia.

Altre varianti: Bena, Krkošija e Chardonnay.

I rossi Blatina e Vranac, dopo un lungo processo di invecchiatura, risultano invece intensi e vellutati; Il Blatina viene spesso servito per accompagnare arrosto, selvaggina o carni forti, la sua temperatura ideale si aggira intorno ai 18-20 ° Celsius.

Altre varianti: Altre varietà sono il Vranac, Merlot, Kambuša e Plavac.

L'Autore: Federica Ielapi Google+

Eternamente fuori posto e alla ricerca di Se Stessa. Laureata in Filosofia e, attualmente specializzanda in Relazioni Internazionali, ha lavorato nel mondo dell’editoria e collabora da diversi anni con alcuni uffici stampa. Innamorata di Arte, fotografia, scrittura e viaggi: splendide metafore di un’esplorazione che alla fine rimane sempre un cammino di scoperta interiore. “In verità, il viaggio attraverso i paesi del mondo è per l'uomo un viaggio simbolico. Ovunque vada è la propria anima che sta cercando. Per questo l'uomo deve poter viaggiare”.