Alla scoperta di Monza, citata da Manzoni nei “Promessi Sposi”

Arengario di Monza

 

La città di Monza è celebre a livello letterario per aver dato i natali ad uno dei personaggi più famosi dei Promessi Sposi: Gertrude, la Monaca. Oggigiorno è il terzo comune più popolato della Lombardia e il secondo nell’area metropolitana con i suoi oltre 120mila abitanti.

Qual è la storia di questo luogo, e per quali altri motivi deve essere visitata?

Monza: la sua storia

Sorge sulla pianura lombarda ed è attraversata dal fiume Lambro. Ma a quando risale la sua nascita? Le sue origini corrispondono a quelle di centinaia di città e paesi italiani: sono state rinvenute tracce molto antiche di dubbia provenienza temporale, tuttavia sono state trovate testimonianze certe sulla sua esistenza in epoca romana. Posta sulla Via Aurea, è diventata nel corso dei secoli sempre più importante, finché non ha raggiunto il suo culmine nel regno longobardo. Come molti comuni lombardi è stata conquistata da diverse popolazioni: tedeschi, spagnoli, austriaci, i Visconti, finché nel 1859 non si unì al Regno di Sardegna.

Nel XXI secolo Monza è famosa in Italia per il suo artigianato di mobili e l’importante rete ferroviaria: la stazione è una delle prime costruite in Italia.

Il Duomo di Monza

Lastra dell'Incoronazione-MonzaUna città con una storia così ricca di influenze straniere può vantare un numero eccezionale di monumenti incredibili. È molto difficile creare una selezione di quelli più belli, tuttavia è possibile individuare subito alcuni must come il Duomo di Monza.

Questa basilica minore fu edificata dal 1300 al 1600 e fu dedicata a San Giovanni Battista. Le sue origini sono più antiche, ma la riedificazione del XIV secolo è stata fondamentale a rendere questo edificio splendido.

L’idea venne presa dall’arciprete Avvocato degli Avvocati, il quale ha avuto questa trovata in merito al Giubileo indetto nel 1300. L’uomo, a cui viene affidato questo prestigioso compito, è Matteo da Campione, la cui famiglia aveva lavorato largamente in Lombardia per opera dei Visconti. A causa delle numerose fasi di costruzione dell’edificio, alcuni affreschi sono andati distrutti.

È possibile scorgere importanti opere sul presbiterio e sulla navata centrale, rappresentanti i cicli delle storie di Teodolinda e della Corona Ferrea. La critica sostiene che le immagini più belle siano state create nel ‘700, grazie alla grande influenza dei nuovi movimenti artistici come il barocco o il rococò.

La Cappella di Teodolinda, gioiellino di Monza

Sempre all’interno del Duomo di Monza si trova un altro edificio di bellezza unica: la Cappella di Teodolinda, che fu eretta parallelamente alla rielaborazione del Duomo. Al suo interno si possono ammirare diversi cicli pittorici creati da Zavattari, ma commissionati da Filippo Maria Visconti.

Come sottolinea il nome, al suo interno possiamo trovare le storie di Teodolinda, suddivisa in 45 immagini. Si tratta di una regina longobarda, la quale aveva spostato la capitale del regno da Pavia a Milano. Monza divenne una sorta di avamposto, in cui fece costruire diversi palazzi e dimore.

All’interno della Cappella è custodita un’importante reliquia: la corona ferrea, un simbolo utilizzato nell’Alto Medioevo per indicare il potere dello Stato.

Villa Reale: la dimora degli Austriaci a Monza

Monza, corona ferreaSpostiamoci alcuni secoli in avanti ed esploriamo la Villa Reale, ovvero una residenza neoclassica di proprietà dei reali Austriaci, anche se fu poi utilizzato per altri motivi. Durante il regno di Napoleone, fu utilizzato come Palazzo Reale.

Gli inizi dei lavori cominciarono negli anni ’70 del 1700 per volere dell’imperatrice Maria Teresa d’Austria, la quale desiderava una residenza estiva per il figlio, dato il clima salubre della città. L’architetto che si è occupato di quest’opera monumentale è Giuseppe Piermarini, che lavorò in modo così rapido ed efficiente che terminò la Villa in tre anni.

La Villa ha dovuto affrontare tre periodi: il primo della costruzione, quello napoleonico e il ritorno dei reali austriaci.

La struttura è in stile neoclassico ed è caratterizzata dall’assenza di fregi o bassorilievi evidenti, per questo motivo ha un impatto esterno molto vigoroso. L’edificio è composto dall’unione di tre elementi posizionati a U. Gli interni sono stati elaborati dagli artisti dell’Accademia di Brera.

All’esterno si può tranquillamente passeggiare all’interno del Serrone o Orangerie, in cui l’imperatrice Maria Teresa d’Austria ha voluto ravvivare con l’aggiunta di piante ornamentali.

L’autodromo nazionale di Monza

Monza è una delle città italiane in cui l’alta velocità e le macchine fiammanti sono all’ordine del giorno: nel parco cittadino, come sappiamo,  è stato creato l’autodromo nazionale di Monza. Si tratta di una pista internazionale di Formula 1 ed è la terza più antica del mondo dopo Brooklands e Indianapolis.

L’Automobile Club di Milano decide di costruire questo impianto nel gennaio del 1922 e terminato circa 4 mesi più tardi. Il primo giro ufficiale venne svolto il 28 luglio di quell’anno. All’inizio era utilizzato solo per l’osservazione delle nuove vetture all’opera, poi iniziarono a corrersi vari Gran Premi.

Oggigiorno possiamo trovare auto di Formula 1, la Superbike e la Gp2 series. La bellezza di questo autodromo è che è anche molto disponibile per l’organizzazione di corse di categorie inferiori ed eventi di beneficenza.

Ma Monza è molto di più…

Questa non è altro che una descrizione molto labile di Monza, dato che vanta un numero di musei ed altri edifici antichi e non, incredibile. L’aspetto pazzesco è che riesce a fondere la storia e lo sfarzo lombardo e austriaco con strutture moderne come l’autodromo. Perciò non indugiate e partite alla scoperta della bellissima Monza.

L'Autore: Marco Olivi Google+

Marco Olivi è un giovanissimo studente di 17 anni del liceo linguistico con la passione dei viaggi, della pallavolo e della scrittura. Per lui la scoperta di nuove mete e culture è un tesoro dal valore inestimabile. Sogno nel cassetto: diventare un giornalista di successo.