Bruxelles alternativa: 3 consigli per viverla al meglio

Bruxelles alternativa è il modo migliore per visitare la città vivendola. Basta monumenti e musei, concentrati sugli aspetti della vita sociale, assaportando cucina, arte e sport, proprio come fanno i locali.
 
Ecco 3 consigli per un soggiorno non convenzionale, che ti farà amare la capitale d’Europa, conosciuta anche per essere un mosaico di lingue e culture.

Bruxelles alternativa: il cibo

 
Andare a Bruxelles e non assaggiare praticamente tutto quello che trovi, è pura follia. La cucina belga, infatti, offre non solo le birre più buone del mondo, ma anche alcuni dei piatti internazionali, tra cui quelli greci, irlandesi e francesi.
 
Macaron, fontane di cioccolato, waffle, meringhe giganti, cioccolatini, éclaires, torte: tutto ciò che riesci dolcemente immaginare, te lo puoi gustare durante il tuo soggiorno in una Bruxelles alternativa, che non ha nulla a che vedere con “cosa visitare in un paio d’ore”.
 
Se vuoi rifarti palato e occhi, segnati la Galerie de la Reine, maestosa ed elegante, dove ha sede uno dei laboratori e negozi del cioccolatiere Pierre Marcolini. Potrai assistere alla preparazione dei dolci curiosando dalle vetrine, e potrai anche assaggiare tutto quello che la gola ti indicherà.
 
I prezzi non sono proibitivi, e c’è davvero l’imbarazzo della scelta!
Bruxelles alternativa- Eclaires

Bruxelles alternativa: i fumetti

 
Ti dicono niente Tintin, i Puffi, Spirou e Lucky Luke, nati dalle sapienti e creative mani di artisti del calibro di Morris, Hergé, Peyo, Franquin?
 
La capitale belga non è famosa solo per il cibo, ma anche per la sua dedizione alla creatività! Il Centro Belga del fumetto, chiamato anche Cèbébédé, è sicuramente uno dei musei più presi di mira della città. Non solo dai turisti provenienti da tutto il mondo ma anche e soprattutto dai belgi, che la ritengono la forma d’arte per eccellenza.
 
Un’occasione davvero unica, che ti permette di immergerti nel mondo che da sempre fa sognare adulti e bambini. Mostre permanenti e temporanee ti porteranno alla scoperta della storia del fumetto attraverso una collezione di oltre 25.000 volumi. L’enorme centro (oltre 4.000 metri quadrati) si trova all’interno degli ex Grandi Magazzini di tessuti Waucquez, un edificio in Art Nouveau progettato dall’ architetto Victor Horta nel 1906.
 
Se invece non hai voglia di chiuderti in un museo e adori le passeggiate per la città, regalati un tour alla scoperta di Bruxelles alternativa, per scoprire l’arte dei fumetti.
 
A partire dal 1991 infatti, grazie a un’iniziativa del comune, la città si arricchisce di 2-3 murales all’anno che puoi osservare sulle pareti dei palazzi. Ovviamente si tratta di scorci instagrammabili, quindi tieni a portata di mano lo smartphone, e condividi su Instagram i tuoi scatti migliori!
Bruxelles alternativa- Birra

Bruxelles alternativa: le birre

 
A differenza di quello che spesso si pensa, è proprio il Belgio ad essere la patria delle birre più conosciute e più buone al mondo.
 
La tradizione della birra è da sempre attiva e molto antica, come testimoniato dai primi birrifici che risalgano al XIV secolo. Duvel, Chimay, Stella Artois, Lambicus, Westmalle, sono solo alcune delle più di 50 varietà di birre che il Belgio produce sin dal Medioevo. Schiumose, ambrate, acide, chiare, dense, speziate, rosse, agrumate, bianche: hai l’imbarazzo della scelta, a livello di gusto.
 
Per avere davvero la possibilità di scegliere tra (quasi) tutte, fai una tappa al Delirium, il pub vicino alla Grand Place. Disposto su tre piani, è arredato con botti di legno usate come tavoli e pareti e soffitto completamente ricoperti di stemmi di birre. Non hai che l’imbarazzo della scelta, con più di 2.400 birre! Non male, per un tour della vera Bruxelles alternativa.  
Non te la puoi davvero perdere, la capitale del Belgio in questa prospettiva tutta da vivere!
 

L'Autore: Krizia Ribotta Giraudo Google+

Giornalista, blogger e autrice con la passione per il cinema, la lettura e i viaggi. Pubblica articoli dal 2009, da quando ha iniziato a scrivere per giornali e blog italiani e americani, con cui continua a collaborare. Autrice di un libro per il sociale, si occupa di viaggi e promozione culturale, scrivendo di storie, confidenze e tradizioni che profumano di terre lontane. Tra le grandi collaborazioni, quelle con Il Messaggero, l'International New York Times e il Los Angeles Magazine.