Visitando Casa Goldoni a Venezia

Un viaggio nella Venezia di Goldoni è il modo migliore per visitare la città in modo alternativo, lontano da Piazza San Marco e il Ponte dei Sospiri. Perché la Serenissima è molto, ma molto di più!

Casa Goldoni, dove nacque il grande commediografo italiano

Di Goldoni a Venezia se ne hanno tracce a partire dal 1707, anno della sua nascita. L’autore, considerato uno dei padri della commedia moderna e riformatore del teatro italiano, si divide tra Italia e Francia, a Parigi, dove vive gli ultimi suoi anni ricordando proprio la sua casa natale.

Casa Goldoni fa parte della Fondazione Musei Civici di Venezia. Il palazzo è in stile gotico e risale al XV secolo. Nonostante le ristrutturazioni, l’edificio si presenta tutt’ora con lo stile tipico dell’architettura civile veneziana del XIV e XV secolo. Il palazzo era di proprietà della famiglia Rizzi e fu affittato ai Zentani (o Centani), da cui prese il nome Ca’ Centani o Centanni.

Verso la fine del 600 il nonno paterno di Goldoni si stabilì in questa casa e la famiglia vi resta fino al 1719.

Casa Goldoni- Cortile interno

Nel 1914 l’edificio viene acquistato da un comitato cittadino composto da uno studioso del ‘700 veneziano, il conte Piero Foscari e il commendatore Antonio Pellegrini che progettano di trasformare il palazzo in un museo dedicato al grande commediografo e all’arte drammatica italiana. Il progetto si ferma a causa dello scoppio della prima Guerra Mondiale.

Casa Goldoni

Nel 1931 il palazzo venne donato alla città di Venezia con l’intento di restaurarlo e trasformarlo in museo e Centro di Studi Teatrali. La seconda guerra mondiale rallenta i lavori di restauro, che si conclusero nel 1953, quando la casa-museo fu aperta al pubblico.

L’edificio si affaccia su un cortile con una scalinata scoperta in pietra. Accanto alla scala vi è un pozzo di pietra decorato con figure leonine. Il museo si trova al primo piano lungo tre sale dove viene rappresentata la vita e le opere di Goldoni tramite cimeli, dipinti, arredi, illustrazioni delle sue commedie, pannelli esplicativi. Importante è una sala dedicata alle marionette in cui è stato ricostruito il teatro di S. Samuele e comprende circa trenta marionette originali del XVIII secolo.

Casa Goldoni: dove, come, quando e quanto?

Per tutti gli appassionati, ma anche i curiosi, è possibile visitare Casa Goldoni tutti i giorni tranne il mercoledì dalle 10.00 alle 16.00 (la biglietteria chiude alle 15.35). Il 25 dicembre e il 1° gennaio resta chiusa.

I prezzi dei biglietti sono:
intero 5 €;
ridotto (ragazzi 6-14 anni, studenti 15-25 anni, accompagnatori di gruppi ragazzi/studenti, over 65, personale MiBACT, titolari carta Rolling Venice e soci FAI) 3,50€.

È possibile acquistare il Museum Pass, un biglietto unico valido 6 mesi, che vi da l’accesso ai musei civici della città e i musei di Piazza San Marco (ad esclusione della Torre dell’Orologio e del Palazzo Fortuny).
– Intero 24€.
– Ridotto 18€.
– Biglietto famiglia: biglietto ridotto per tutti i componenti (2 adulti + 1 o più ragazzo/i 6-14 anni).

Casa Goldoni si trova nel Rio San Polo 2794, vicino all’Università Ca’ Foscari e si raggiunge facilmente in vaporetto (linea 1 o 2) scendendo alla fermata San Tomà.

Oltre alla casa-museo vi è anche una biblioteca ricca di testi originali e studi teatrali. A partire dal 1° agosto 2016 si può visitare la biblioteca da lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 13.30. Chiuso il sabato, la domenica e nelle festività.

Un’ottima soluzione per visitare questo museo è farlo durante il carnevale di Venezia, uno dei momenti più attesi di tutto l’anno. Parti con noi scegliendo tra le nostre soluzioni in giornata e formula weekend!

L'Autore: Krizia Ribotta Giraudo Google+

Giornalista, blogger e autrice con la passione per il cinema, la lettura e i viaggi. Pubblica articoli dal 2009, da quando ha iniziato a scrivere per giornali e blog italiani e americani, con cui continua a collaborare. Autrice di un libro per il sociale, si occupa di viaggi e promozione culturale, scrivendo di storie, confidenze e tradizioni che profumano di terre lontane. Tra le grandi collaborazioni, quelle con Il Messaggero, l'International New York Times e il Los Angeles Magazine.