Mt. Generoso: un viaggio nel tempo e nello spazio

Il Monte Generoso è conosciuto essenzialmente per il suo panorama mozzafiato sulla regione dei Laghi (di Lugano, di Como, di Varese e Maggiore), sulla città di Lugano, la pianura Padana con Milano e dagli Appennini fino alla catena Alpina, dal Gran Paradiso al Monte Rosa, dal Cervino alla Jungfrau e dal massiccio del Gottardo fino al gruppo del Bernina eppure la vicinanza a Milano e le attività che si possono svolgere lo rendono una gita perfetta in giornata, e adatta a tutti, famiglie con bambini compresi. La particolare posizione del Monte Generoso ha infatti favorito la nascita di un’associazione di appassionati del cielo: il Gruppo Insubrico di astronomia del Monte Generoso (GIA-MG), che ha partecipato in maniera preponderante alla realizzazione di un interessante progetto accessibile a tutti per poter “camminare nello spazio”: il sentiero dei pianeti è stato infatti pensato per poter aiutare a farsi un’idea delle reali dimensioni dei pianeti e delle loro distanze reciproche e dal sole. Per i più appassionati l’associazione, facilita e permette l’osservazione del cielo che, data l’altitudine, si può fare anche a occhio nudo ma gli oggetti lontani come nebulose, galassie ed anche i pianeti richiedono l’utilizzo di telescopi contenuti nell’osservatorio astronomico situato in vetta al Monte Generoso a 1600 metri di altitudine. Chi però si reca in giornata al Monte Generoso deve “accontentarsi” del sentiero dei pianeti creato sulla terrazza panoramica, a est dell’Albergo Ristorante Vetta: è stato ricostruito un modello del sistema solare in scala 1:10 miliardi, ridotto ad un percorso quasi rettilineo e pianeggiante di circa 600 metri. Considerando che quando si fa un passo lungo circa un metro è come se, nel sistema planetario vero, si percorresse una distanza di 10 milioni di Km. Il percorso è segnato da un modello del Sole rappresentato da una sfera metallica del diametro di 14 cm incastonata in una tavola che riporta dati e informazioni in quattro lingue. Sul sentiero pianeggiante che corre lungo il confine italo-svizzero si incontrano le tavole con la riproduzione dei pianeti da Mercurio a Plutone, anche queste corredate da informazioni riguardanti i nove astri che ruotano intorno al sole. [nggallery id=99] Dopo essersi “persi nello spazio” si consiglia una pausa pranzo: se la giornata è bella si può sfruttare il prato con vista panoramica altrimenti ci si può gustare un piatto tipico o un panino sulla terrazza del Ristorante La Vetta, l’unico presente. E a seguire, una bella passeggiata: dalla vetta partono alcuni sentieri, alcuni dei quali percorribili anche in mountain bike (noleggiabile) ma il più semplice di tutti e il più interessante per chi si dedica ad una gita fuori porta è sentiero che porta alla Grotta degli Orsi. In soli 30 minuti di cammino si viene catapultati in un’altra epoca: all’interno di una caverna, riqualificata e sistemata grazie al lavoro e al contributo dell’Università degli Studi di Milano, sono infatti accessibili resti tra gli oltre 50.000 ed i 30.000 circa anni fa. I lavori di scavo non sono ancora terminati e ogni volta si possono trovare aggiornamenti. Per questo attualmente l’ingresso – a pagamento – viene garantito dalla presenza di una guida dell’Università degli Studi di Milano, che tramite l’attività del Dipartimento di Scienze della terra e del Museo Cantonale di Storia naturale ha curato la messa in sicurezza e il recupero del sito. Il nome è dovuto al ritrovamento di un importante giacimento con reperti di oltre 500 orsi delle caverne (Ursus spelaeus) vissuti ed estinti sul Monte Generoso tra gli oltre 50.000 ed i 30.000 circa anni fa. Recentemente però sono anche emersi alcuni reperti che si possono attribuire all’Uomo di Neandertal, vissuto nel periodo storico compreso tra i 40’000 e i 60’000 anni fa. Gli studi hanno associato i reperti in selce utilizzati dai neandertaliani come attrezzi per raschiare pelli e ossa al periodo “terpleniglaciale”. [nggallery id=100]

L'Autore: Alessandro Fico Google+

Alessandro Fico, è autore e blogger di Club Magellano.