Il castello di Tiffauges: nelle grinfie di Barbablù

Tra i tanti castelli sparsi nella meravigliosa Loira Atlantica, in mezzo ai colori vivaci e spensierati, si trova il castello di Tiffauges, conosciuto anche come “il castello di Barbablù”.

Il castello di Tiffauges: un passato oscuro e tenebroso

 
Situato nel comune omonimo, l’edificio fu costruito nel XII secolo dal conte Geoffroy de Thouars, proprio sul promontorio a guardia del porto, e diventò parte della dote della figlia dell’uomo, Catherine de Thouars, che nel 1420 sposò il conte Gilles de Rais. Il nobile bretone estremamente eclettico, eroe della Guerra dei Cent’anni, fu l’amante platonico di Giovanna D’Arco, e quando questa morì, iniziò a manifestare un lato oscuro del suo carattere.
 
Il supplizio e la fine sul rogo della pulzella d’Orleans trasformarono il nuovo proprietario del castello di Tiffauges in un uomo completamente distaccato dalla fede religiosa. Lasciò la moglie, iniziò ad indebitarsi sempre di più e si affidò alla stregoneria, alla magia nera e all’alchimia per saldare i suoi conti. Iniziò a chiamare negromanti da ogni parte d’Europa per perfezionare le arti oscure e ottenere nuovamente la ricchezza perduta. La cripta sotterranea, uno dei pochi resti arrivati fino a noi della fortezza, insieme ad alcune torri, la cinta muraria con il mastio e la cappella, venne adibita a laboratorio.
Castello di Tiffauges-Il castello di Barbablù

Il castello di Tiffauges e il “mago omicida”

 
E proprio lì si consumarono alcuni efferati omicidi e riti esoterici. Gilles de Rais, infatti, cadde presto sotto la cattiva influenza di parte di uno stregone, il quale gli fece credere che se avesse commesso dei peccati, avrebbe potuto trasformare il metallo in oro. Accecato dalla lussuria, il conte iniziò una lunga serie riti satanici e occulti con sacrifici umani di ragazzi e bambini, seviziati e immolati al demonio. Se ne contarono almeno 800, molti dei quali compiuti proprio nel castello di Tiffauges.
 
I suoi deliri e i suoi assassini lo portarono presto alla condanna e al rogo, assumendosi la nomea di “mago omicida”, e la sua storia ispirò lo scrittore Charles Perrault nella creazione del leggendario Barbablù.
Castello di Tiffauges-Attrazioni

Il castello di Tiffauges: c’era una volta Barbablù

 
Scritta nel 1967, la fiaba racconta di un ricco signorotto che, dopo sei matrimoni, sposa una fanciulla di buona famiglia. Quest’ultima, durante l’assenza del marito, avendo a disposizione tutta la dimora -forse proprio il castello di Tiffauges-, entra in una stanza oscura e segreta, nella quale le era stato proibito di entrare. E se questo pezzo può richiamare un’altra fiaba, quella de La Bella e la Bestia, quello che succede dopo se ne distacca completamente.
 
La moglie di Barbablù, infatti, entrando in quella camera, fa una macabra scoperta: i cadaveri delle mogli precedenti sono appesi lì, e imbrattati di sangue. Quando l’uomo ritorna, si accorge che la donna gli ha disobbedito dalle tracce di sangue sulle chiavi della stanza, ma fortunatamente lei riesce a scappare, e il folle assassino viene ucciso a duello da due fratelli.

Il castello di Tiffauges oggi

 
Ad oggi il castello di Tiffauges è di proprietà del “County Council del Vendée”, ed è incluso nel tetro Atlante dei Luoghi Maledetti di Le Carrer.
 
La leggenda di Barbablù sicuramente impregna l’atmosfera suggestiva della fortezza medievale, che ospita anche attività a tema e di animazione. Tra ombre cinesi e voci narrranti la favola, ci si può avventurare nello scriptorium, ed entrare nel magico mondo dell’alchimia e della stregoneria.
 
Ma non solo: si fa un vero e proprio un salto temporale per approdare nell’epoca medievale, grazie a cene di intrattenimento, spettacoli e tornei medievali che rappresentano, in modo autentico, la vita di quel tempo al castello di Tiffauges.Tra le sfide di provata prodezza dei cavalieri, si può assistere al lancio del giavellotto, alla presa degli anelli e ai duelli a cavallo, tutto perfettamente ricreato da attori professionisti.
 
Come se non bastasse, il maniero offre anche la possibilità di partecipare a dimostrazioni dal vivo del fuoco, attraverso un percorso educativo, interattivo e ludico. A partire dal 1992, infatti, vanta il titolo di primo sito al mondo ad aver conservato ben 16 macchine da guerra ricostruite e ancora egregiamente funzionanti.

L'Autore: Krizia Ribotta Giraudo Google+

Giornalista, blogger e autrice con la passione per il cinema, la lettura e i viaggi. Pubblica articoli dal 2009, da quando ha iniziato a scrivere per giornali e blog italiani e americani, con cui continua a collaborare. Autrice di un libro per il sociale, si occupa di viaggi e promozione culturale, scrivendo di storie, confidenze e tradizioni che profumano di terre lontane. Tra le grandi collaborazioni, quelle con Il Messaggero, l'International New York Times e il Los Angeles Magazine.