Rothenburg, tappa imperdibile della Strada Romantica

Lungo la Strada Romantica (Romantische Straße), si trova Rothenburg ob der Tauber, una cittadina del Land della Baviera, in Germania, posta su un colle che domina il fiume Tauber, conserva un impianto medievale con mura e fortificazioni ben conservate. Con i suoi 13.000 abitanti, emerge per il suo fascino senza tempo, che le conferisce il primato di offerte turistiche come città di piccole dimensioni della Germania.

Storia di Rothenburg

L’origine della città risale al X secolo, quando venne costruito il castello dei Conti di Rothenburg. Per tutto il 1100 la città visse un periodo molto fiorente sia a livello commerciale che politico e culturale, tant’è che nella seconda metà del 1200, intorno al 1274, le cinta murarie dovettero essere allargate per poter ospitare il quartiere degli artigiani.
Nel 1800 Rothenburg venne annessa alla Baviera, e nel 1905 venne costruita una linea ferroviaria che la collegò alle altre città tedesche. Un periodo dunque molto fiorente, che purtroppo però non durò a lungo: i bombardamenti della seconda guerra mondiale, infatti, distrussero gran parte del centro storico nel 1945, che venne ricostruito successivamente così come lo si vede oggi.
Un gioiellino da scoprire, racchiuso tra la grande cinta muraria e le solenni porte di accesso, tra cui le più solenni e importanti quella di Klingentor e quella di Galgentor.
Importante centro d’arte, la città è un crocevia della Strada Romantica, e ha con una ripresa economica invidiabile.
Rothenburg

Cosa visitare a Rothengurg

Ecco cosa non puoi assolutamente perderti a Rothenburg!
→ La Via dei Signori (Herrngasse), la strada principale che collega la piazza del mercato (Marktplatz) con i giardini del castello (Burggarten). Con le facciate dei palazzi tutti colorati e realizzati in stili diversi, incarna l’immagine di una tipica via di un paese bavarese;
→ la chiesa di San Giacomo (Jakobskirche), che venne costruita in quasi 100 anni. Consacrate nel 1448, vanta di due alti campanili e un interno realizzato in stile tardo gotico;
→ la piazza del mercato (Marktplatz), centro cittadino anche grazie alla presenza del Municipio (Rathaus);
→ il Municipio (Rathaus), caratterizzato da due differenti stili architettonici, quello gotico e quello rinascimentale;
→ la casa dell’archietto (Baumeisterhaus), edificata nel 1596 come residenza dell’architetto della città;
→ il museo criminale (Kriminalmuseum), che copre un’area di 2.000 mq, distribuiti su 4 piani ricavati in un antico edificio. Al suo interno contiene documenti, libri e strumenti di tortura, che ripercorrono la storia della giurisprudenza tedesca.
Rothenburg in estate

Rothenburg e la bevuta del borgomastro

Nel periodo della Pentecoste, per 4 giorni l’intera cittadina si attiva per quella che è una vera e propria manifestazione folcloristica con tanto di sfilate in costume e la celebre danza dei pastori. Quasi per magia, ci si ritrova nel lontano 1631, durante la Guerra dei Trent’Anni.In pieno clima di rivalità tra cattolici e protestanti, ecco che la città viene presa d’assalto dalle truppe imperiali svedesi di Tilly, che non solo la piegano, ma la saccheggiano brutalmente. I soldati hanno il compito di uccidere i membri del consiglio comunale e, per evitare questo massacro, la figlia del dispensiere porge al generale nemico un enorme boccale di vino, per cercare di impietosirlo. Il generale promette di risparmiare ulteriori vittime a patto che il borgomastro Nusch riesca a bere, tutto d’un fiato, un boccale di più di 3 litri di vino. Non solo la sfida viene accettata, ma anche vinta. Così vissero tutti felici e contenti… tranne forse Nusch, di cui non abbiamo notizie su come si sia sentito dopo tutto quel bere.
Dall’anno successivo all’evento, i cittadini di Rothenburg hanno iniziato a voler ricordare quel momento importante per il comune, che è diventato così parte della loro quotidianità. Sulla facciata della Ratstrinkstube, la vecchia taverna del Municipio, ora Ufficio Turistico, situata nella Marktplatz, infatti, per 8 volte al giorno, viene attivato un meccanismo che mostra le figurine di Tilly e del sindaco che bevono.
Un momento imperdibile che avviene allo scoccare delle 11, delle 12, delle 13, delle 14, delle 15, delle 20, delle 21 e delle 22, dopo che, dalle finestrelle ai lati dell’orologio, viene raccontata la storia del borgomastro. Uno spettacolo che affascina turisti di qualsiasi età, senza orma di dubbio. Perché la libertà, così come l’orgoglio delle proprie origini, è un valore su cui dovrebbe basarsi la vita cittadina di qualsiasi borgo, grande o piccolo che sia.
Tra giullari e saltimbanchi, suonatori di liuti e arpe, donne in cerca dei loro cavalieri e lei, l’affascinante giovane figlia del borgomastro, i qualunque soldato, anche il più barbaro e temuto, si lascia conquistare da un bel boccale di vino, dando via ai festeggiamenti. Uno dei momenti clou è senza dubbio la danza dei pastori, la Schäfertänzer, il vivace ballo folkloristico.

L'Autore: Krizia Ribotta Giraudo Google+

Giornalista, blogger e autrice con la passione per il cinema, la lettura e i viaggi. Pubblica articoli dal 2009, da quando ha iniziato a scrivere per giornali e blog italiani e americani, con cui continua a collaborare. Autrice di un libro per il sociale, si occupa di viaggi e promozione culturale, scrivendo di storie, confidenze e tradizioni che profumano di terre lontane. Tra le grandi collaborazioni, quelle con Il Messaggero, l'International New York Times e il Los Angeles Magazine.